
Un nuovo bilancio europeo all'altezza delle nostre ambizioni
Una forza trainante dell'azione europea
Ruolo delle lingue non ufficiali nell'UE
Come studenti dell'UAB, sosteniamo le proposte per le attività di comunicazione dell'UE, in quanto è fondamentale che i cittadini conoscano la portata delle loro iniziative. Una delle principali difficoltà che viene ripetutamente menzionata è che le informazioni arrivano a malapena. La nostra critica si concentra sul fatto che conferenze e dialoghi si svolgono solo nelle lingue ufficiali, nel nostro caso in spagnolo, anche in centri dove la lingua veicolare e materna è un'altra, come il catalano, il basco o il galiziano. Proponiamo una rubrica nel prossimo bilancio dell'UE (2028-2034) per la standardizzazione di queste lingue, che, sebbene ufficiali nei loro Stati, non sono ufficiali nell'UE e possono essere svantaggiate. Investire nel suo utilizzo nella comunicazione avvicinerebbe le informazioni ai cittadini e rafforzerebbe il senso di appartenenza all'UE. Inoltre, riteniamo essenziale stanziare fondi per la conservazione delle lingue minoritarie a rischio, che sono fondamentali per la cultura europea. L'UE, insieme agli Stati membri, dovrebbe garantirne la protezione e promuovere il pluralismo linguistico, in linea con il TUE e la Carta dei diritti fondamentali.
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