Dobbiamo riconoscere che la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche è in declino negli ultimi 20 anni. Le nostre istituzioni non sono più in grado di affrontare la sofisticazione del mondo, non sono in grado di regolamentarle in modo efficace, e anche non sono abbastanza trasparenti, e infine, qualsiasi processo decisionale pubblico pone troppi strati tra i cittadini e le decisioni. L'incapacità della democrazia di gestire i beni pubblici è la ragione principale per cui siamo rimasti indietro con questioni importanti, anche qui a casa: dall'eccessiva disuguaglianza, agli alloggi a prezzi accessibili, alla qualità dell'aria e alla biodiversità. Questa è la metacrisi. Pertanto, abbiamo bisogno di un serio investimento per innovare la democrazia stessa. Suggerisco un minimo dell'1% del PIL investito nell'intraprendere processi molto diversi come esperimenti, studiando la loro efficacia e riformando le istituzioni. Come risorsa, vi consiglio il libro, "The Next Democracy".