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Un nuovo bilancio europeo all'altezza delle nostre ambizioni

Una forza trainante dell'azione europea

La tabella di marcia per un'impresa agricola più fiorente, equa e resiliente.

Avatar Marco D'Adamo

Nel panorama della legislazione europea, la Commissione europea ha presentato un atto giuridico, inteso anche come progetto di atto, per rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare; proposta di modifica del regolamento (UE) n. 1308/2013, del regolamento (UE) 2021/2115, del regolamento (UE) 2021/2116 e avvio di una consultazione pubblica seguita da una relazione con motivazioni e obiettivi, quali il modo in cui la politica agricola comune (PAC) è stata orientata verso le misure volte a garantire un tenore di vita equo alla popolazione agricola. Ho scritto un parere su questa proposta di regolamento (la consultazione è disponibile sulla piattaforma istituzionale "Di' la tua" della Commissione europea), in considerazione dell'articolo 39 (TFUE) del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per valutare i lavoratori della forza lavoro come operatori dello stesso settore agricolo, oltre alle imprese. Inoltre, la relazione della Commissione riproduce la conclusione di contratti scritti tra le parti (venditore e acquirente) per la consegna di prodotti agricoli. Per i punti 4 e 5 della relazione si ritiene opportuno inserire una clausola per quei contratti di durata superiore a sei mesi, attraverso la consultazione ho scritto un commento considerando sanzioni e interessi da non indurre alla denominazione dell'azienda agricola.

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