Le istituzioni europee (Commissione, Parlamento ecc.) hanno costi di funzionamento abnormi rispetto alle attività compiute e pagano stipendi sproporzionati a quelli dei cittadini europei 'normali'.
Questo fa sì che chi lavora nelle istituzioni europee viva in una 'bolla' e sia completamente scollegato dalla situazione di vita effettiva del resto della popolazione.
Mentre i governi tutti "tirano la cinghia", le istituzioni UE non danno il buon esempio. Il nuovo bilancio dovrebbe obbligarle a una severa spending review e anche i privilegi di cui gode il personale tutto dell'UE dovrebbero essere profondamente ridimensionati.
Il salario del personale delle istituzioni UE non dovrebbe superare il salario medio dei dipendenti pubblici europei e dovrebbe essere tassato a un'aliquota pari alla media delle aliquote applicate dagli Stati europei.
In questo modo si avrebbero istituzioni più vicine ai cittadini e più sensibili ai loro problemi quotidiani e si libererebbero risorse per altri usi.