Crediamo che in una società per tutte le età dovremmo incoraggiare la solidarietà e l'equità all'interno e tra le generazioni. Non si dovrebbero calcolare gli sforzi tra le generazioni e verificare se c'è uno sforzo simmetrico tra le generazioni. La solidarietà implica chiedere gli sforzi dei più forti per aiutare i più deboli, gli sforzi dei più ricchi per aiutare i poveri, dalle persone sane ai malati. E questo indipendentemente dalla generazione di cui fanno parte. Non chiederemo scusa agli anziani perché siamo un numero crescente di anziani. Non ci scuseremo perché viviamo più a lungo. Non ci scuseremo se gli anziani hanno bisogno di più assistenza sanitaria. Vogliamo solidarietà tra generazioni e tra generazioni per risolvere questi problemi. Chi ha bisogno di aiuto, ha bisogno di essere aiutato, indipendentemente dalle dimensioni della sua generazione. La generazione non è rilevante quando si tratta di solidarietà. Se le generazioni più giovani hanno il chiaro diritto di chiedere sforzi o responsabilità alle generazioni più anziane, è sicuramente lo stato del mondo in cui la nostra generazione ha lasciato le giovani generazioni. Un mondo con preoccupazioni per un clima sostenibile, una pace minacciata, troppi bambini che crescono in povertà. Se la nostra generazione ha un obbligo morale nei confronti delle giovani generazioni, l'equità, è in primo luogo sulle misure climatiche, la pace e la lotta alla povertà. Tre ambiti politici in cui l'UE è meno ambiziosa rispetto al passato. Abbiamo bisogno di questa solidarietà intergenerazionale!