Lavorare per l'"equità intergenerazionale" (o per la "giustizia", la "responsabilità", la "solidarietà") richiede innanzitutto una solida comprensione del termine "generazione" e dei tipi di confronti generazionali che si possono effettuare. Due tipi chiave possono essere identificati: 1) Relazioni tra giovani e generazioni più anziane in un determinato momento (ad esempio un "confronto tra giovani e anziani") 2) Relazioni tra tutti coloro che vivono oggi e tutti coloro che vivranno in un momento specifico in futuro (ad esempio un "confronto tra le persone di oggi e le persone di domani") Diversi problemi generazionali si prestano a metodi diversi. Quando esaminiamo il diritto di voto, prendiamo una "istantanea" di una società ("confronto tra giovani e anziani") e rileviamo che i giovani sono esclusi dal voto. Considerando che, quando guardiamo al cambiamento climatico, guardiamo ai suoi impatti nel corso di un'intera vita. In questo modo, consideriamo se le persone che vivono in futuro, che sperimenteranno un aumento delle temperature e condizioni meteorologiche estreme, sono state trattate ingiustamente per tutta la vita rispetto alle persone che vivono oggi. Affrontare entrambi questi tipi di (in)giustizia intergenerazionale non è un gioco a somma zero: possono far parte dello stesso processo e di uno sforzo unificante per una comunità globale. A nostro avviso, le questioni chiave relative all'IFG a livello europeo sono il "presentismo", i cambiamenti climatici, i debiti nazionali, la pace, l'istruzione, le notizie false/la disinformazione, la partecipazione democratica dei giovani, i sistemi pensionistici e previdenziali dati i cambiamenti demografici e i mercati degli alloggi e del lavoro.